Simone Azzurri

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Startup e Criptovalute, soprattutto delle seconde ne abbiamo sentito parlare intensamente verso la fine del 2017. Anche se chi smanetta online, le conosceva già, almeno dal 2010. Le criptovalute e in modo particolare Bicoin, avevano raggiunto quotazioni altissime, direi folli, 19.511 dollari a metà dicembre 2017. Un incremento moltiplicato per ben 10 volte in soli 6 mesi, un classico speculativo che poi come da consuetudine sfocia in una bolla speculativa.

E sì perché di questo si tratta, e le bolle come sappiamo quando scoppiano, fanno male, soprattutto agli ultimi arrivati. Quelli che hanno comprato nella fase crescente repentina, si sono ritrovati con il capitale dimezzato altrettanto repentinamente.

Secondo Bank of America e Merrill Lynch le criptovalute hanno raggiunto il suo apice speculativo e difficilmente potrà replicarlo. La bolla è scoppiata, e come la fisica insegna, si sgonfia, infatti, le cripto hanno perso il 65% di quanto totalizzato a dicembre. Già a gennaio era iniziata la discesa superveloce del valore, quindi ridimensionandosi moltissimo nel giro di poche settimane. Questo ha prodotto ovviamente una serie di vittime che hanno perso un bel po’ di soldi.

Investire sì, meglio su una startup

Tutti sappiamo che i soldi non devono restare “immobili”, come disse Gordon Gekko “i soldi non dormono mai”, appunto, teniamoli svegli e produttivi. Se poi proprio si devono rischiare allora tanto vale farlo in modo calcolato con qualcosa di tangibile.

La nuova economia associata alla Rete e al digitale ci offre nuove opportunità d’investimento, le startup! Sono aziende embrionali che attendono solo di essere finanziate per emergere, di solito sono legate alla tecnologia ma non necessariamente. Alcuni siti offrono una panoramica a quanti vogliono trovare la startup sulla quale investire, esempio: GoFundMe, Indiegogo, Crowdfunder. Molte startup cercano di finanziarsi per avviare progetti grazie a queste piattaforme, ogni mese sono decine le aziende che prendono vita grazie a quest’opportunità.

Investire su qualcosa che ha un valore intrinseco

Le criptovalute, come affermato da Barclays, non hanno valore intrinseco, quindi sono destinate a produrre valore oltre un certo limite, proprio perché l’hanno già raggiunto. Investire in una startup vuol dire investire in un progetto, un prodotto o servizio che sarà fruito da migliaia o milioni di persone.

Ed è questo il valore intrinseco, in altre parole, le startup hanno una connotazione che tocca il pubblico, quindi tangibile e consumabile. Per questo motivo il futuro sta tutto nelle idee, nell’innovazione e soprattutto di chi saprà osare … osa, chiamami!

Simone Azzurri