5 miti da sfatare sul lavoro a distanza
Secondo un sondaggio Gallup, il 37% della forza lavoro statunitense lavora da remoto e la percentuale continua a crescere. Tuttavia, persistono ancora idee sbagliate e stigmatizzazioni su cosa sia il lavoro a distanza, ed è ora di mettere da parte gli stereotipi.
Per i detrattori del lavoro a distanza da casa, ecco 5 miti su questo settore sempre più popolare.
MITO 1: I LAVORATORI A DISTANZA SONO IRRAGGIUNGIBILI
Il fatto che si tratti di lavoro a distanza non significa che i lavoratori facciano picnic.
Il loro lavoro è probabilmente legato a un’azienda con orari d’ufficio normali, con un team che lavora in orari standard.
Secondo Maren Donovan, CEO di Zirtual, “le aziende prosperano grazie alle scadenze e alle esigenze degli altri”.
In un’indagine condotta da TINYpulse sulla soddisfazione e la produttività dei dipendenti che lavorano da remoto, un incredibile 52% ha dichiarato di contattare il proprio manager almeno una volta al giorno, mentre un ulteriore 34% ha dichiarato di avere interazioni minori con i manager una volta alla settimana.
MITO 2: LE RIUNIONI NON SONO EFFICACI
Quando le persone che devono portare a termine un progetto lavorano ogni giorno nello stesso posto, si può avere la sensazione che la capacità di attenzione del team e la sua capacità di lavorare su questa iniziativa siano illimitate.
I team remoti, tuttavia, sono più consapevoli dei diversi fusi orari e dei carichi di lavoro quando un particolare progetto ha un tempo specifico, quindi le riunioni sono più efficaci se condotte via Skype, Zoom o altre tecnologie.
MITO 3: IL LAVORO A DISTANZA AUMENTA I COSTI
Alcuni pensano che i problemi informatici aumentino il costo dell’assunzione di persone che lavorano a distanza. In generale, questo non è vero.
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I costi generali diminuiscono perché non sono necessari grandi spazi per uffici, il che riduce le spese per l’affitto, l’arredamento, la manutenzione e i servizi come caffè, cibo e fotocopiatrici. Senza contare che l’impronta di carbonio dell’azienda diminuisce perché i dipendenti non devono più fare i pendolari.
MITO 4: IL LAVORO A DISTANZA È 24/7
Solo perché una persona non entra e non esce fisicamente da un ufficio ogni giorno, non significa che non registri il suo orario di uscita.
I dipendenti che lavorano da remoto hanno orari simili a quelli dei loro colleghi d’ufficio, quindi ci si deve aspettare lo stesso da loro quando si tratta di equilibrio tra lavoro e vita privata.
MITO 5: IL LAVORO A DISTANZA RIDUCE LA PRODUTTIVITÀ
È facile pensare che chi lavora da remoto si distragga più facilmente perché non ha un capo che lo controlla.Ma lo stesso può avvenire anche a distanza (ripeto) tramite una video conferenza.
Per esempio, se una persona vuole avviare il proprio business, non serve andare in un aula di scuola, basta un collegamento ad internet per iniziare a capire come lavorare online e guadagnare soldi puliti.
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Inoltre, uno studio della Harvard Business Review dimostra il contrario: alcune aziende hanno registrato un aumento della produttività del 13,5% dopo aver attivato il lavoro a distanza. Ecco perché ti consiglio un lavoro online da fare a casa o dove vuoi tu grazie ai servizi internet sparsi in tutto il mondo.
Il lavoro a distanza è il lavoro del futuro, e il lavoro con internet è il business che sempre più entrerà a gamba tesa contrapponendosi ai lavori tradizionali, e grazie ai progressi tecnologici e alle persone, tutti iniziano a capire quanto sia produttivo e vantaggioso.
Quindi, se volete iniziare a lavorare con internet, è il momento di darvi da fare, e se volete avere una scuola per imparare a fare le cose sul serio, Zoom vi può aiutare al 100%.
Simone Azzurri